Cristina Bizzarri
- 31/07/2013 11:38:00
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Un modo di dire te a te, e il mare. Un rapporto simpatico! come due conviventi, di cui una, in particolare, conosce le stramberie dellaltro, la sua mutevolezza in fondo bonaria anche se brontolona, e lo lascia fare. Originale la tua poesia e la tua visione delle cose, accomodante e con un piglio appena appena dispettoso ... ma è il dispetto di chi si dice "Ah si è così? Allora mi difendo da te, ti lascio stare "nel tuo brodo" - è il caso di dirlo! e vado a farmi un giro, mi prendo cura di me!". In questo modo la convivenza è assicurata ... come con un marito amato ma anche, a volte, fatto contento e ... mamma mia Loredana, ma io sto parlando di me!!! Oppure cè, anche, nella tua poesia, qualcosa che in fondo ci tocca tutti, nei nostri rapporti con lessenza delle cose, che sono quello che sono e noi non possiamo - almeno se riusciamo a essere saggi - che lasciarle essere quello che sono, essendo pienamente noi stessi? Mi piace da matti questa tua, i suoi movimenti e gli squarci di paesaggio, i colori che lasci intravedere. Mi dà sensazioni forti, fiuto gli spruzzi, ho il sentore intenso dellaria, la percezione di un cielo colmo dazzurro e di luce sopra di me. Piena, la tua poesia, di passione per tutte le cose, e di partecipazione affettuosa ma anche ... "aristocraticamente" individualista! Ciao. :-)
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Cristiana Fischer
- 31/07/2013 10:42:00
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simpatico questo tuo socio in affari, nel quadro che componete, nellazzurro tra le ombre dai tetti e gli spauracchi neri. simpatico per la sovrana, materna (distrattamente, annoto le rimostranze, mi fermo per dargli lidea che lo ascolto) imperturbabilità, di chi sa che sono soprattutto colori, che poi si schiariscono.
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